Il Rapporto Ecomafia 2024, presentato oggi a Potenza, evidenzia un calo dei reati ambientali in Basilicata, con segnali incoraggianti, ma anche criticità da affrontare. La regione registra 805 reati ambientali nel 2023, rispetto ai 1.003 del 2022, pari al 2,3% del totale nazionale.
I Numeri della Criminalità Ambientale in Italia
- 35.487 reati ambientali nel 2023, con un aumento del 15,6% rispetto al 2022.
- 97,2 reati al giorno, ovvero 4 ogni ora.
- Oltre 34.481 persone denunciate (+30,6%) e 319 arresti (+43%).
- Un giro d’affari illegale stimato in 8,8 miliardi di euro.
I Dati della Basilicata
La Basilicata si colloca al 15° posto nella classifica nazionale dei reati ambientali, migliorando rispetto al 2022. Tuttavia, resta un livello di illegalità elevato considerando la popolazione e l’estensione del territorio.
Trend Positivi
- Diminuzione dei reati ambientali: Da 1.003 (2022) a 805 (2023).
- Riduzione delle denunce: Da 815 a 611.
- Costante attività di contrasto: Oltre 50.000 controlli, il 3% del totale nazionale.
Settori Principali di Illegalità
- Ciclo del cemento:
- Rappresenta il 42% dei reati totali regionali.
- In calo rispetto al 2022: da 545 a 341 reati.
- Potenza resta tra le province più critiche, occupando il 9° posto nazionale.
- Ciclo dei rifiuti:
- 24% dei reati totali in Basilicata, con un leggero aumento: da 160 a 190.
- 248 persone denunciate, quasi il doppio rispetto al 2022.
- Incendi boschivi:
- Rappresentano il 30% dei reati totali.
- Peggiora la posizione nazionale della Basilicata: dal 11° al 7° posto.
- Reati contro la fauna:
- In calo da 41 a 33 reati, rappresentano il 4,1% del totale regionale.
Le Criticità da Affrontare
- Presenza delle ecomafie: Sebbene in calo, la criminalità organizzata continua a sfruttare il territorio.
- Abusivismo edilizio e traffico di rifiuti: Restano problemi strutturali con impatti gravi sull’ambiente e sull’economia locale.
- Incendi boschivi: Un settore dove si registra uno squilibrio tra il numero di reati e gli interventi giudiziari.
Le Priorità Secondo Legambiente
- Prevenzione e controllo:
- Rafforzare la lotta contro agromafie, agropirateria e abusivismo edilizio.
- Recepire la direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente.
- Educazione ambientale:
- Sensibilizzare le comunità locali per favorire la legalità e la tutela del patrimonio naturale.
- Collaborazione interistituzionale:
- Proseguire il lavoro con le forze dell’ordine e la magistratura per intensificare il contrasto alle ecomafie.
Conclusioni
La Basilicata ha fatto passi avanti nella riduzione dei reati ambientali, dimostrando l’efficacia dell’attività di controllo e contrasto. Tuttavia, la regione deve continuare a investire in prevenzione e rafforzare la tutela del suo territorio per affrontare le sfide che restano aperte, come gli incendi boschivi, l’abusivismo edilizio e il traffico illecito di rifiuti.