Irsina, uno dei Borghi più belli d’Italia, è un comune che unisce storia e cultura, ma anche tradizione e natura e le preserva con amore e dedizione dalla notte dei tempi. Piccolo in densità abitativa (sono circa 4.000 abitanti), ma estremamente ampio in senso territoriale (circa 263 km2), questo comune non solo è abitato fin dall’epoca preistorica, ma è casa anche di una comunità di daini che vive in totale libertà nel vicino Bosco di Verrutoli, a pochi km dal centro abitato.
Coscienti che queste sono solo alcune delle meraviglie che Irsina è in grado di offrire, andiamo a scoprire quali altri segreti e bellezze questo paesino può regalare.
Alla scoperta di Irsina: dove si trova
Il comune di Irsina si trova in Basilicata e, più precisamente, in provincia di Materia, in quella parte di regione definita Lucania. Posizionata nelle vicinanze del confine con la Puglia, Irsina si staglia fiera a circa 500 m.s.l.m. e domina incondizionata su tutta la Valle del Bradano, ampia porzione di terra composta da colline ed altipiani che si estende tra le province di Potenza e Matera. Alle sue spalle, come anticipato, vi è invece il Bosco di Verrutoli, 650 ettari di natura incontaminata che ospita le più svariate specie animali. Il paese, quindi, gioca un po’ da spartiacque, tra le aree forestali della Lucania, tra le più vaste ed intatte d’Italia, e la valle decisamente antropizzata, a ragione del grande sfruttamento agricolo, del Bradano.
Un po’ di storia
Si potrebbe tranquillamente dire che la storia di Irsina è vecchia quanto il mondo, dal momento che gli insediamenti in tale luogo risalgono ad epoca pre-romana, come dimostrano gli scavi archeologici effettuati in loco. Abitata anche da Greci e Romani, fu invasa perfino dai saraceni e fu ricostruita, su quelle stesse rovine, nel medioevo, a opera di Bizantini e Normanni. Il nome Irsina, infatti, gli è stato dato solo nel 1895. Prima, infatti, il paese si chiamava Montepeloso.
Cosa vedere
Il turismo a Irsina da anni vede ottimi numeri e non è certo una sorpresa, vista la numerosa quantità di opere e monumenti da vedere e visitare. La lista è veramente lunga per cui elenchiamo qui le principali attrazioni:
- cinta muraria e porte
- bottini
- concattedrale di Santa Maria Assunta
- Affreschi
- case grotte
Ognuna di queste particolarità necessita di essere approfondita singolarmente, vediamole quindi una ad una.
La cinta muraria e le porte
Primo esempio indiscusso della particolarità del borgo di Irsina sono sicuramente le opere architettoniche che in parte sono ancora conservate, come l’antica cinta muraria che circonda il centro storico, le due torri cilindriche poste all’estremità del paese e le due antiche porte d‘accesso, Porta Maggiore detta di Sant’Eufemia e Porta Lenazza detta anche Arenacea.
Cosa vedere a Irsina: i bottini
Altra particolare caratteristica irsinese è la grande presenza di sorgenti di acqua, sin dai tempi remoti. Questa particolarità geografica ha portato alla realizzazione dei cosiddetti “bottini”: tunnel sotterranei scavati ad altezza uomo e costruiti per convogliare le acque delle varie fonti in apposite vasche di decantazione dove venivano purificate così da poter essere incanalate nelle fontane e bevute dagli abitanti. La fontana più famose è quella che si trova in pieno centro, caratterizzata da un design settecentesco e da ben tredici bocche da cui è possibile dissetarsi.
Cosa vedere a Irsina: la Concattedrale di Santa Maria Assunta
Le bellezze di Irsina, però, non finiscono certo qui. Sono molti i monumenti e luoghi di culti che il paese ospita, prima tra tutti la Concattedrale di Santa Maria Assunta, la quale conserva ancora intatto l’antico campanile romanico-gotico e al cui interno è presente una cripta con tanto di opere quattrocentesche come la Scultura di Sant’Eufemia e la reliquia del suo braccio.
Cosa vedere a Irsina: gli affreschi
Ci sono poi gli affreschi della famosa Cripta di San Francesco, locata all’interno di una suggestiva torre normanna, e ancora il Museo Civico di Janora, museo archeologico ospitato dentro all’ex Convento di San Francesco e che raccoglie ben 1600 manufatti archeologici provenienti in gran parte da necropoli o singole tombe disseminate lungo le fasce orientale della Basilicata e nord-occidentale della Puglia. Un patrimonio che testimonia inequivocabilmente la vita della città e del territorio fin dal Neolitico.
Cosa vedere a Irsina: le case grotte
Infine, altra particolarità che rende Irsina un luogo speciale sono le iconiche case grotte, in tutto e per tutto uguali a quelle presenti a Matera e famose in tutto il mondo. Abitate dalla popolazione stessa fino a non molto tempo fa, adesso sono invece considerate patrimonio nazionale e, per questo, tutelate dal FAI. Quella meglio conservata e, quindi, più affascinante da visitare, è la cosiddetta Grotta del Barbaro che si sviluppa addirittura su due livelli.
Come raggiungere Irsina
Irsina è facilmente raggiungibile sia da Matera (da cui dista 45 km, una mezz’ora di auto circa), che da Potenza (65 km) e Bari (80 km). Più lontana è Taranto, che si trova a 113 km di distanza. Il modo più comodo per raggiungere il paese è chiaramente in auto, ma sono disponibili anche svariati autobus che raggiungono il colle dalle principali città limitrofe. Il treno, infine, è la soluzione meno comoda, dal momento che la stazione ferroviaria più vicina a Irsina si trova a circa 24 km dal centro abitato e, quindi, sarebbe comunque necessario usufruire anche del bus.