Banzi: storia, cultura, tradizioni, cibo, cosa vedere

Francesco Centorrino

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Una delle cose che vale la pena fare, quando si viene in Basilicata è andare alla scoperta dei suoi piccoli borghi, perle di rara bellezza che rappresentano quella che è la vera essenza di questa regione meravigliosa. E Banzi è senza dubbio un piccolo tesoro, tutto da vivere.

Il centro cittadino di Banzi
Il centro cittadino di Banzi

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La Basilicata è davvero una terra incantata, con paesaggi che lasciano senza parole e una natura incontaminata davvero senza pari. Tra testimonianze archeologiche uniche, e una cultura enogastronomiche strettamente legata al territorio, questa regione offre davvero una serie di esperienze molteplici ed estremamente varie. Oggi andremo alla scoperta di Banzi, uno paesi più belli della provincia di Potenza.

Dove si trova Banzi

Questo piccolo Comune, abitato da poco più di 1200 persone, si trova a nord della provincia e sorge su una collina a più di 500 metri sul livello del mare, con l’intero territorio che domina l’Alta Valle del Bradano. La storia di Banzi ha radici antiche. Il primo nucleo del paese, infatti, sorse intorno a quella che è considerata la più antica basilica della regione, Santa Maria.

Il primo nucleo di Banzi: la Basilica Benedettina

Per chi ha la fortuna di visitare questo luogo, sarà facile perdersi tra le numerose testimonianze artistiche e archeologiche, a cominciare proprio dalla magnifica Badia di Santa Maria.

L'Abazia Benedettina di Santa Maria - Banzi (PZ)
L’Abazia Benedettina di Santa Maria – Banzi (PZ)

Si tratta di un complesso architettonico davvero unico nel suo genere, che risale all’XI secolo, il cui nucleo originario comprendeva il refettorio per i monaci, un mulino attivo e un’area agricola esterna con diversi ettari di terreno coltivato e vigneti. Il cuore della struttura, naturalmente, è la chiesa, il cui interno, però, risente di un intervento di ricostruzione risalente al XVIII secolo.

Stile romanico e rococò

Questo intervento ha reso l’edificio estremamente particolare, grazie al contrasto con la parte esterna, che ha mantenuto il suo stile originale, Romanico all’esterno, mentre all’interno è interamente rococò, con stucchi bianchi ed elementi architettonici tipici di quello stile.

All’interno della chiesa sono conservate le reliquie della martira cristiana Santa Castoressa. Questo importante reperto è custodito in una teca in legno dalla forma ottagonale, con i pannelli finemente decorati con ricami in seta raffiguranti scene campestri. Una vera opera d’arte per conservare le spoglie mortali della Santa.

Il centro storico di Banzi

Lasciata l’Abbazia, non può mancare una passeggiata nel centro storico di Banzi, il che equivale, davvero, a fare un salto indietro nel tempo, direttamente nel Medioevo. Edifici in pietra, viuzze strette sormontate da archi e piccole piazzette, con le immancabili fontane, che sono una delle principali caratteristiche di questo luogo magico. Ma per una full immersion nella storia di Banzi, immancabile è una visita al Museo cittadino.

Il Museo di Città divina Bantia

Inaugurato nel 2013, il Museo di Città divina Bantia è la rappresentazione di quelle che sono le radici storiche del paese, un modo per conoscere davvero quella che l’identità di questo luogo, legata non solo al complesso benedettino.

Il percorso del visitatore attraverso la storia

L’allestimento, infatti, contempla non solo la narrazione di quella che era la vita dei monaci benedettini che, per primi, diedero vita al nucleo originario del borgo, ma conduce il visitatore attraverso le varie fasi di quella che è la antica civiltà etrusco-italica. Tutto ciò con un percorso che si snoda attraverso testimonianze che vanno dal I Millennio avanti Cristo fino al Medioevo, epoca in cui venne edificata l’Abbazia.

Ma dopo aver nutrito l’anima con tanta bellezza, è il momento di pensare anche al corpo. E qui a Banzi, c’è solo l’imbarazzo della scelta, con la possibilità di gustare quelli che sono tutti i piatti della cucina tipica lucana, con ingredienti rigorosamente legati al territorio.

Cosa mangiare a Banzi

Prenotate un tavolo in uno dei ristoranti di Banzi, mettetevi comodi e preparatevi ad un’esperienza gustativa unica. Accoglienza calorosa e ingredienti genuini, piatti tipici e sapori antichi, sono queste le caratteristiche della cucina locale, che propone una serie di ricette alle quali, davvero, è impossibile resistere.

Gli amanti della carne gradiranno senza dubbio l’agnello, che viene proposto in due varianti, al forno oppure in padella. A fare da contorno a questo piatto ci sono, immancabili, le patate, arricchite con spezie come il rosmarino, il pepe e l’aglio.

Due piatti tipici di Banzi, a base questo particolare tipo di carne, sono le costolette oppure il cosiddetto “agnello saporito”, cotto in forno insieme alle patate.

Agnello saporito
Agnello saporito

Per chi invece preferisce il pesce, ci sono le acciughe all’aceto, infarinate e fritte, ricoperte da una salsa composta da cipolle, aceto e alloro. Questo piatto viene servito generalmente come antipasto, ma è anche un ottimo secondo, gustato, magari, accompagnato da un altro dei capisaldi della cucina tipica lucana, il pane.

Ma la cucina tipica di Banzi è la rappresentazione, ancora oggi, dell’animo contadino che è la vera essenza di questo territorio. I peperoni sono uno degli ingredienti principali della cucina lucana, così come i lampascioni, un particolare tipo di cipollotto, dal sapore deciso e molto particolare. Lasciatevi tentare anche dalla pasta, rigorosamente fatta in casa, e dai formaggi tipici di queste zone, come il caciocavallo e il pecorino.

Ma torniamo alla storia. Per gli amanti delle rievocazioni d’epoca, Banzi propone quella che è una delle manifestazioni più affascinanti della Penisola. Nel mese di agosto, infatti, il borgo ricorda un evento storico tra i più rilevanti e significativi, la visita di Papa Urbano II, il Pontefice che, nel 1088, consacrò la Basilica Benedettina di Santa Maria.

La rievocazione storica

Partecipare alla rievocazione storica di Banzi vuol dire, davvero, immergersi nell’atmosfera del Medioevo. Ogni anno, centinaia di figuranti animano la piazza principale e le vie del borgo, con sbandieratori e cavalieri in armatura, che sfilano lungo il corso principale del paese. A fare da contorno a questo suggestivo spettacolo, falconieri, giullari e musicisti, con gli strumenti tipici dell’epoca, che conducono i turisti attraverso quella che è una fedele ricostruzione di un tipico mercato medioevale, dove è possibile trovare alcune ricette gastronomiche risalenti al Medioevo e una serie di prodotti dell’artigianato locale.

Il momento culminante dell’intero evento è proprio la rappresentazione della visita del Pontefice, con i figuranti che mettono in scena quei momenti, così fondamentali per la storia del paese, e dell’intera regione. Una manifestazione davvero imponente e molto affascinante, e un vero e proprio viaggio nella storia. Da non perdere.

Una foto durante il corteo storico della visita del Pontefice
Una foto durante il corteo storico della visita del Pontefice

Perché visitare Banzi

Nel complesso, la visita al piccolo borgo di Banzi, è un’esperienza da provare, per riscoprire i sapori antichi e ritrovare il contatto con le origini del nostro Paese e con la natura. Segui il blog per altri articoli sulla Basilicata!

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